Le tensioni tra Israele e Gaza hanno raggiunto un nuovo picco in seguito all’approvazione di un sostanziale pacchetto di aiuti militari statunitensi a Israele, suscitando l’indignazione del gruppo militante palestinese Hamas. Il gruppo ha condannato con veemenza la decisione della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti di fornire più di 26 miliardi di dollari in aiuti esteri a Israele, etichettandola come un "via libera" per l’aggressione a Gaza. Questo sviluppo si inserisce nel contesto di una delle più grandi operazioni israeliane in Cisgiordania dal 7 ottobre, esacerbando ulteriormente la già instabile situazione nella regione. Hamas sostiene che gli aiuti militari statunitensi servono come diretto appoggio alle azioni di Israele a Gaza, che sono state descritte come aggressive e in violazione delle leggi internazionali e delle norme umanitarie. Il pacchetto di aiuti, gran parte del quale è destinato al rafforzamento delle difese aeree israeliane, è stato accolto con feroci critiche da parte di Hamas, che lo vede come un palese sostegno a quello che definisce il “genocidio” di Gaza. La situazione ha portato ad una significativa escalation di violenza, con Israele che ha condotto attacchi mortali nella città più meridionale di Rafah, a Gaza, e ha promesso di "aumentare la pressione" su Hamas. Il conflitto ha comportato un tragico tributo in termini di vite umane, con oltre 34.000 persone uccise a Gaza nel corso della guerra. Recenti rapporti della protezione civile…
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